Nei giorni scorsi il Comune di Nardò è stato protagonista a Bari della sessione Il patrimonio paesaggistico tra conservazione e sviluppo nel corso della terza edizione del congresso sul tema Beni Culturali in Puglia. Cantieri sperimentali e interdisciplinari per nuove prospettive di ricerca e valorizzazione, promosso dalla Fondazione Pasquale Battista con il patrocinio del Ministero della Cultura. Dario Massafra, archeologo incaricato dal Comune per la stesura della relazione archeologica facente parte integrante del PUG della città, ha presentato un intervento dal titolo Il Piano Urbanistico di Nardò: da strumento per la pianificazione delle forme di tutela a opportunità di sviluppo territoriale.
L’incontro è stato utile per presentare le metodologie usate per la lettura delle evidenze archeologiche, i risultati dell’analisi conoscitiva condotta e le possibilità di sviluppo sostenibile offerte dall’attivazione consapevole delle risorse archeologiche. Il Piano Urbanistico Generale di Nardò ha rappresentato l’occasione per aggiornare le conoscenze inerenti il patrimonio archeologico della città e per definire la proposta di variante al Sistema delle Tutele previste dal PPTR. Il paesaggio culturale neretino, frutto della continua stratificazione delle modalità con cui le società umane si sono relazionate con l’ambiente che le circondava, conserva tracce fondamentali per la lettura delle continuità e delle cesure nei sistemi insediativi sperimentati durante i millenni nella Puglia meridionale.
Uno degli obiettivi strategici che stanno emergendo dalla pianificazione territoriale, avviata nel 2022 e giunta oramai alle sue fasi finali, è quello di intraprendere, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce, Brindisi e Taranto e in collaborazione con le Università e con la comunità locale, un progetto integrato capace di gestire in forma innovativa, condivisa e sostenibile le azioni di tutela, ricerca, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico comune.