., società che ha in gestione la piscina comunale di Maglie, dopo la lettura della sentenza con cui il Tar di Lecce ha annullato l’ordinanza di sgombero emessa dall’amministrazione comunale. La seconda Sezione del TAR Lecce accogliendo, con la sentenza n. 1170/2021, il ricorso della società sportiva ha annullato gli atti adottati dall’amministrazione comunale con i quali la stessa intimava la restituzione dell’impianto natatorio gestito dalla Fimco da oltre venti anni.

La vicenda. In data 6.5.2021 il Comune di Maglie dichiarava risolta la convenzione e l’atto di integrazione della medesima convenzione sottoscritta con Fimco Sport S.S.D. a r.l. per il completamento della costruzione della piscina comunale e la gestione della stessa mediante affidamento in concessione, in ragione di un presunto grave inadempimento della ricorrente e, per l’effetto, dichiarava abusiva la detenzione dell’impianto natatorio, ordinando a Fimco Sport S.S.D. a r.l. lo sgombero immediato, il rilascio e la riconsegna dell’immobile entro 15 giorni dalla notifica dell’ordinanza, con avvertimento che, in caso contrario, avrebbe proceduto ad immettersi coattivamente nel possesso della struttura mediante l’ausilio della forza pubblica, con riserva di rivalsa per le spese che l’Ente avrebbe sostenuto per tali operazioni.

Dell’iniziativa intrapresa dal Comune veniva dato ampio risalto mediatico dalle testate giornalistiche locali tanto che la Fimco Sport si vedeva costretta, tramite l’avv. Mariagrazia Barretta, a chiarire, per un verso, che l’iniziativa dell’amministrazione comunale avrebbe incontrato la sua ferma resistenza tanto che era già stato conferito incarico agli avvocati Riccardo Renna e Paolo Gaballo di impugnare gli atti notificati e, per altro verso, che avrebbe consentito agli abbonati, non appena fosse stata consentita la ripresa delle attività, di poter godere dell’abbonamento acquistato. Il TAR, chiamato a decidere sulla legittimità degli atti emanati dal Comune di Maglie per riottenere la disponibilità dell’impianto natatorio gestito dalla Fimco, ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Paolo Gaballo e Riccardo Renna nell’interesse della società sportiva ritenendo illegittimo l’anticipato scioglimento del rapporto. << Si tratta di una sentenza che aspettavamo con trepidante attesa >> commentano i legali della Fimco, << ma che, comunque, in cuor nostro, sapevamo a noi favorevole >>.

Finalmente Fimco, che come tutte le società sportive ha subito il duro colpo della chiusura dell’attività a causa del Covid, potrà continuare ad eseguire le prestazioni di gestione e manutenzione dell’impianto sportivo pubblico “il cui corretto espletamento (come correttamente rilevato dal Collegio) nei circa venti anni di vigenza della convenzione non è qui in contestazione”. “La Fimco è già al lavoro per riorganizzare la ripresa delle attività” aggiungono i legali. 2 << Agli abbonati verrà presto rilasciato un voucher pari al corrispettivo versato per l’abbonamento, incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla riapertura per consentire loro il godimento dei servizi acquistati >>.

<< Con l’augurio che sia finalmente consentito alla FIMCO >> continuano i legali << di poter riprendere da dove è stata costretta ad interrompere a causa del Covid e dell’amministrazione comunale, rilanciando il settore agonistico che tante soddisfazioni ha dato alla società sportiva nostra assistita e all’Italia intera con le sue ex atlete prossimamente impegnate nelle olimpiadi di Tokyo 2020 e di poter tornare la stessa ad offrire i servizi di qualità ai quali ha abituato tutti i suoi utenti del settore agonistico e non >>

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