È stato avviato il cantiere per la nuova scuola di piazza Pastore, nel cuore della zona 167. Uomini e mezzi della ditta Tecnomec Engineering s.r.l. di Grumo Appula (Bari) sono al lavoro da qualche giorno su quella che sarà una struttura scolastica in linea con la logica della misura del Pnrr che ha finanziato l’opera con 8 milioni 470 mila euro (interamente a fondo perduto), cioè un edificio sicuro, moderno, inclusivo e sostenibile (ricco di verde, a basso consumo e a ridotte emissioni inquinanti). Realizzato, peraltro, in sostituzione di un immobile scolastico obsoleto, in questo caso la scuola di via XX Settembre, che non possiede gli standard minimi previsti dalle norme sull’edilizia scolastica e che verrà demolita. Il progetto della nuova scuola è stato redatto dagli studi di progettazione ATI Project di Pisa e Archistart Studio di Lecce.
L’immobile segue la vocazione suggerita dall’amministrazione comunale di dotare la periferia di un “civic center” come motore di rigenerazione urbana e sociale. La scuola si aprirà a usi extrascolastici con le principali funzioni pubbliche aperte al piano terra intorno ad una corte centrale. Il progetto, che è la sintesi tra esigenze urbane e didattiche, restituisce un’area pienamente accessibile e funzionale. La configurazione planimetrica degli spazi didattici è caratterizzata dall’impiego di pareti manovrabili che consentono riconfigurazioni degli spazi. Arredi modulari facilitano la flessibilità, mentre l’accessibilità è raggiunta con l’eliminazione delle barriere architettoniche. Al fine di garantire la didattica anche all’esterno il progetto prevede una terrazza, opportunamente schermata, a disposizione di ogni classe.
Gli alberi presenti nell’area di cantiere sono stati piantumati nei parchi e nelle aree verdi della città.
“Questo è un progetto eccezionale – commenta con soddisfazione il sindaco Pippi Mellone – per una scuola molto grande e all’avanguardia: innovativa, sostenibile, confortevole e sicura. Un intervento che consentirà a quest’area di diventare cuore pulsante della Nardò contemporanea. Una città che, estendendosi nella zona dei Pagani, delle Cenate e fino alle marine, ha ormai spostato il proprio centro di gravità. Anche qui, grazie a uno splendido lavoro di squadra, abbiamo dimostrato di avere lo sguardo verso il futuro e una grande attenzione per le giovani generazioni e per l’ambiente. A chi ha detto “no” per 50 anni, rispondiamo con fatti concreti che generano bellezza e progresso. Tra qualche anno sarò orgoglioso di lasciare ai nostri ragazzi e a tutti una città migliore di quella che abbiamo ereditato”.

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